A Lei è dedicato il principale edificio di culto, ossia l’attuale Chiesa Parrocchiale, la cui storia affonda le proprie radici negli anni successivi al 1908, data in cui si verificò un violento terremoto che colpì principalmente la città di Messina e la parte jonica della Calabria. A seguito di questa catastrofe naturale, a Furci (così come in altre località del messinese) fu eretta una baracca presso la quale la comunità religiosa poteva partecipare alle funzioni (fino a quel momento celebratesi presso la chiesa della Madonna della Lettera, piccolo edificio di culto appartenente alla nobile famiglia Perrone). La chiesa “baracca” aveva una superficie di 739 mq e fu costruita accanto alla via oggi intitolata ai Furcesi D’America come grato ricordo a quanti dall’estero inviarono aiuti economici ai compaesani rimasti vittime del terremoto.
Col passare del tempo, tale struttura (costruita, tra l’altro, con materiale deperibile) divenne inadeguata alle necessità di una comunità in crescita. Pertanto, a voce unanime fu chiesta la costruzione di un nuovo edificio più ampio e in muratura solida. Per molti anni tale desiderio rimase pressoché inascoltato, fin quando (divenuto ormai Furci un Comune autonomo dalla vicina S. Teresa di Riva) nel 1923 gli amministratori comunali pensarono concretamente alla costruzione di una nuova chiesa. Come si legge in una delle prime delibere comunali, venne dato mandato all’ingegnere Galatà di redigere il nuovo progetto; tuttavia la crisi economica che in quegli anni colpì il paese creò molti ostacoli alla concreta realizzazione della chiesa. La vicenda ebbe una svolta grazie all’interessamento di mons. Angelo Paino, Arcivescovo e Archimandrita di Messina, che appoggiò l’iniziativa facendosi carico dell’onere della costruzione del nuovo edificio religioso attingendo ai fondi messi a disposizione dal Governo. Il cantiere fu aperto il 15 luglio 1929 e si concluse il 28 febbraio 1933

Nel frattempo, così come risulta da un documento conservato presso l’archivio storico parrocchiale, la comunità di Furci, che fino a quel momento apparteneva all’Arcipretura di S. Teresa di Riva, fu eretta a Parrocchia autonoma sotto il titolo di “S. Maria del Rosario”: questo evento storico avveniva esattamente 100 anni fa, il 26 maggio 1924. Il mese successivo arrivò anche il regio decreto di riconoscimento civile della suddetta parrocchia da parte del Re d’Italia Vittorio Emanuele III.
Il 4 ottobre 1931 il popolo furcese coronò il sogno della realizzazione della nuova chiesa, intitolata alla sua Patrona, la Beata Vergine Maria del Rosario, benedetta dallo stesso Paino.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio si presenta come un’imponente struttura in cemento armato le cui linee riprendono lo stile neogotico.
La facciata principale appare alta e slanciata grazie alla presenza di quattro lesene che ne accentuano il senso di verticalità e della grande guglia-campanile rivestita da maioliche calatine bianche e verdi.
